Il Lazio è una regione che va ben oltre Roma. Tra montagne, laghi e colline, si nasconde un patrimonio di piccoli borghi straordinari, dove il tempo sembra essersi fermato. Alcuni sono conosciuti e frequentati, altri ancora poco noti al grande pubblico, ma tutti condividono lo stesso fascino autentico fatto di pietra, silenzio e storie antiche.
In questo viaggio ti porteremo alla scoperta dei borghi più belli del Lazio, tra quelli più cercati online e quelli ancora fuori dalle rotte turistiche. Una guida pensata per chi ama il turismo lento, per chi cerca esperienze genuine e per chi desidera riscoprire il territorio partendo dalle sue radici.
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Borghi famosi ma imperdibili
Anche se molto noti, questi borghi del Lazio meritano di essere riscoperti. La loro popolarità non toglie nulla al fascino autentico che ancora oggi li rende destinazioni ideali per un viaggio tra storia, paesaggi e cultura locale.
1.Civita di Bagnoregio
È un piccolo borgo della Tuscia viterbese, noto come "la città che muore" per via dell’erosione che minaccia costantemente il suo fragile sperone di tufo. Raggiungibile solo a piedi attraverso un lungo ponte panoramico, sembra sospeso tra cielo e terra, circondato da un paesaggio lunare di calanchi.
Fondato dagli Etruschi oltre 2.500 anni fa, conserva un centro storico intatto, con case in pietra, archi medievali, stradine silenziose e affacci che regalano viste mozzafiato sulla valle del Tevere.
Passeggiare per Civita è come fare un salto nel tempo, non ci sono auto, solo il rumore dei passi sul selciato e il vento tra i vicoli. È una meta ideale per chi cerca autenticità, bellezza e una pausa dalla modernità. Il borgo ospita anche eventi culturali, botteghe artigiane e trattorie dove gustare la cucina tipica locale.
2.Sperlonga
Sperlonga è una perla del litorale laziale, incastonata tra mare e montagna, con un fascino mediterraneo che ricorda i paesi della Costiera. Le sue case bianche, addossate l’una all’altra su un promontorio roccioso, creano un labirinto di vicoli, scalette e scorci incantevoli che si aprono sul blu intenso del Mar Tirreno.
Amata fin dall’antichità, l’imperatore Tiberio vi costruì una sontuosa villa. La Villa di Tiberio e la spettacolare Grotta, che ospitava statue dedicate alle imprese di Ulisse, offrono un tuffo nella storia romana. Bandiera Blu da anni, Sperlonga unisce cultura, natura e relax. Al tramonto, i colori del cielo sul borgo e sul mare creano uno spettacolo indimenticabile.
3.Subiaco
È un affascinante borgo medievale incastonato tra le montagne dei Monti Simbruini, in provincia di Roma. Immerso in un contesto naturale straordinario, è celebre soprattutto per i suoi due monasteri benedettini, veri gioielli di arte, storia e spiritualità: San Benedetto, scavato nella roccia del Monte Taleo e ricco di affreschi medievali, e Santa Scolastica, il più antico monastero benedettino d’Italia ancora attivo.
Subiaco offre un centro storico caratteristico, con viuzze acciottolate, archi e scorci pittoreschi. I numerosi sentieri che si snodano nei boschi circostanti invitano a escursioni e trekking, rendendolo ideale anche per gli amanti delle attività all’aria aperta.
4.Sermoneta
Sermoneta è uno dei borghi medievali più affascinanti e meglio conservati del Lazio, situato su un colle con vista sulla pianura pontina. Dominato dall’imponente Castello Caetani, costruito nel XIII secolo, il borgo conserva intatto il suo impianto urbano medievale, con vicoli in pietra, archi, piazzette e scorci che sembrano usciti da un’altra epoca.
Il castello, visitabile, ospita eventi culturali e offre una vista spettacolare sul territorio circostante. Sermoneta è anche un centro vivo dal punto di vista artistico e religioso, con appuntamenti tradizionali durante l’anno, come rievocazioni storiche e feste patronali.
Tesori nascosti: i borghi poco noti ma sorprendenti
Non è necessario allontanarsi troppo per scoprire luoghi autentici e poco frequentati, dove la bellezza si svela lontano dalle folle. Il Lazio è punteggiato da borghi nascosti che sorprendono per storia, paesaggi e tradizioni vive. Veri e propri gioielli ancora poco noti, perfetti per chi desidera un'esperienza fuori dai classici itinerari turistici.
Ecco una selezione di borghi del Lazio che, pur meno conosciuti, meritano assolutamente una visita.
1.Calcata
È un borgo fuori dal tempo, situato su una rupe di tufo nella suggestiva Valle del Treja, in provincia di Viterbo. Dopo essere stato abbandonato per motivi di sicurezza, è rinato negli anni ’70 grazie a una vivace comunità di artisti, artigiani e intellettuali che l’ha trasformato in un centro creativo unico nel suo genere.
Oggi, passeggiare tra i suoi vicoli stretti e sinuosi significa scoprire botteghe d’arte, gallerie, laboratori e caffè alternativi, immersi in un’atmosfera bohemien e fuori dagli schemi. Il borgo conserva intatta la sua anima medievale, con mura antiche, case in pietra e viste mozzafiato sul paesaggio circostante. Meta ideale per chi cerca ispirazione, silenzio e bellezza.
Calcata è anche il punto di partenza perfetto per esplorare il Parco regionale della Valle del Treja, tra cascate, sentieri e natura selvaggia.
2.Castel di Tora
È uno dei borghi più suggestivi del Lazio, incastonato tra le montagne della Sabina e affacciato direttamente sullo splendido Lago del Turano. Le sue case in pietra sembrano arrampicarsi sul promontorio che domina le acque, regalando scorci da cartolina in ogni stagione.
Il borgo conserva un impianto medievale intatto, con vicoli stretti, scalinate e archi che invitano a una passeggiata lenta, immersa nella quiete. I dintorni offrono sentieri panoramici, possibilità di sport acquatici e ottimi ristoranti dove gustare specialità locali, come gli gnocchi fatti a mano o le trote del lago.
3.Greccio
Greccio è un incantevole borgo montano in provincia di Rieti, noto in tutto il mondo per essere il luogo dove San Francesco d’Assisi, nel 1223, realizzò il primo presepe vivente della storia.
Questa profonda eredità spirituale si respira ancora oggi, soprattutto nel periodo natalizio, quando il paese si anima con rievocazioni storiche e celebrazioni che richiamano pellegrini e visitatori.
Il borgo si adagia sui Monti Reatini, regalando panorami mozzafiato sulla vallata sottostante e un’atmosfera di quiete e raccoglimento. Il Santuario francescano del Presepe, costruito sulla grotta dove avvenne la rappresentazione, è il cuore simbolico del luogo.
Passeggiando tra le vie di Greccio si scoprono scorci pittoreschi, antiche mura e piccole piazze cariche di storia.
4.Ronciglione
Proclamato Borgo dei Borghi 2023, è un luogo sorprendente, ricco di storia, cultura e bellezza. Situato tra i Monti Cimini e le rive del suggestivo Lago di Vico, offre un mix affascinante di architettura medievale, rinascimentale e barocca, testimoniata dai palazzi nobiliari, le chiese e le torri che punteggiano il centro storico.
Il borgo è noto per il suo Carnevale storico, uno dei più antichi e spettacolari d’Italia, con sfilate, maschere e corse a vuoto che richiamano tradizioni secolari. Ma Ronciglione vive tutto l’anno, grazie a una vivace vita culturale, eventi musicali, enogastronomici e una qualità della vita che lo rende amatissimo sia dai visitatori che dai residenti.
5.Orvinio
Orvinio è un piccolo gioiello incastonato nel cuore del Parco Naturale dei Monti Lucretili, in provincia di Rieti. È uno dei borghi più silenziosi e incontaminati del Lazio.
Situato su un crinale, regala panorami mozzafiato sulle valli circostanti, con cieli limpidi e boschi rigogliosi che cambiano colore ad ogni stagione. Il centro storico conserva un’anima autentica, fatta di vicoli lastricati, case in pietra e un ritmo di vita lento.
Ideale per gli amanti del trekking, Orvinio è circondato da sentieri che attraversano faggete, eremi e antiche fonti.
6.Collalto Sabino
È un affascinante borgo medievale situato ai piedi dell’Appennino, tra le province di Rieti e L’Aquila. Circondato da fitte foreste e panorami montani, è uno dei borghi più ben conservati della Sabina, dove il tempo sembra essersi fermato.
Le antiche mura, le torri merlate e l’imponente castello baronale, ancora abitato e visitabile su richiesta, raccontano secoli di storia e dominazioni.
Il borgo è anche un punto di partenza ideale per escursioni nella natura circostante e per scoprire i sapori della cucina locale, tra formaggi, salumi e piatti della tradizione contadina.
Questi borghi meno noti rappresentano l’anima autentica del Lazio, luoghi dove rallentare, osservare, ascoltare e lasciarsi sorprendere.
Cosa mangiare nei borghi del Lazio
Visitare i borghi del Lazio significa anche immergersi in una tradizione gastronomica ricca, genuina e profondamente legata al territorio. Ogni borgo custodisce piatti tipici, ricette antiche e sapori autentici che raccontano storie di pastori, contadini, feste di paese e tavole imbandite.
Dalla Tuscia viterbese alla Ciociaria, passando per la Sabina e i borghi costieri, la cucina locale è un viaggio nel viaggio, fatto di materie prime semplici e preparazioni che parlano di identità e cultura.
In molti borghi, il pasto inizia con un tagliere di prodotti locali: pecorino romano, ricotta di fossa, prosciutto ciociaro, guanciale stagionato e pane cotto a legna. Non mancano verdure sott'olio, bruschette all’aglio e crostini con patè di olive o fegatini.
La pasta è regina indiscussa. Tra i primi più diffusi troviamo:
- Amatriciana (da Amatrice, oggi in provincia di Rieti): guanciale, pomodoro e pecorino
- Carbonara e Cacio e pepe, celebri ma spesso reinterpretate in chiave locale
- Strengozze, pasta fatta a mano tipica della Sabina, simile agli strozzapreti
- Zuppe contadine, come la “panonta” o la zuppa di farro e legumi dell’alta Tuscia
I secondi piatti riflettono la cucina rustica e nutriente delle zone interne:
- Abbacchio scottadito (agnello alla griglia)
- Coda alla vaccinara, un classico della tradizione romana diffuso anche nei borghi
- Spezzatini e stufati cotti a lungo con vino e spezie
In zona lacustre e costiera, piatti a base di pesce di lago (come il coregone) o di mare, come il polpo alla luciana o fritture miste
Ogni borgo ha i suoi dolci tipici, spesso legati a ricorrenze religiose:
- Tozzetti (biscotti secchi alle nocciole da inzuppare nel vino)
- Pangiallo e mostaccioli, dolci natalizi della tradizione laziale
- Ciambelle al vino, semplici e profumate
- Crescionda di Spoleto, presente anche in alcune varianti laziali
Lasciarsi guidare dai sapori del luogo è un modo semplice, ma profondo, per entrare in sintonia con il territorio e chi lo abita.
I borghi del Lazio sono luoghi dove si respira la storia, si assapora la tradizione e si riscopre il piacere del tempo lento.